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WID®-easy

Test epigenetico per il rilevamento del carcinoma endometriale

Nel 90 % delle donne con carcinoma endometriale compare un sanguinamento inconsueto come sintomo principale. Tuttavia solo nel 3 % dei casi di sanguinamento peri- e postmenopausale viene accertato come causa il carcinoma endometriale1. L’attuale linea guida S32 raccomanda procedure soggettive quali esami clinici, citologia ed ecografie transvaginali per la diagnosi differenziale dei carcinomi endometriali in caso di sanguinamento inconsueto3. L’ecografia transvaginale ha un valore predittivo positivo molto basso del 4,9 %4. Questo comporta che la maggior parte delle donne che si sottopongono a un intervento chirurgico diagnostico in realtà non presentano un carcinoma endometriale. 

Il test WID®-easy offre la possibilità di migliorare  questa situazione e di pervenire molto rapidamente  a una diagnosi. Il test ha una sensibilità comparabile a quella dell’ecografia transvaginale, ma riduce il tasso di risultati falsamente positivi del 94 %.

Alto tasso di  falsi positivi nella  diagnostica attuale

L’attuale linea guida S32 raccomanda procedure soggettive e basate sull’esperienza quali esami clinici, citologia ed ecografie transvaginali per escludere o formulare la diagnosi di carcinoma endometriale in caso di sanguinamento anomalo.

La sensibilità della citologia per il rilevamento del carcinoma endometriale è insufficiente, con il 45 % nelle donne sintomatiche8 e solo il 26 % nelle donne asintomatiche che si sono sottoposte al PAP test fino a tre anni prima della diagnosi3

L’ecografia transvaginale misura lo spessore dell’endometrio; uno spessore superiore a 3 mm nelle donne in postmenopausa è considerato patologico. I tassi di rilevamento differiscono tra donne caucasiche («white») (89,5 %) e donne afro-americane («black») (51,1 %)9. La specificità di questa misura varia tra il 25,7 %9 e il 42,1 %10, e il valore predittivo positivo va soltanto dal 4,9 % al 7,3 %4, 10. Inoltre la capacità dell’ecografia di individuare i carcinomi endometriali sierosi è particolarmente scarsa, in quanto circa il 25 % di questi carcinomi aggressivi non è accompagnato da un aumento di spessore dell’endometrio5

Ciò significa che molte donne sottoposte a chirurgia diagnostica in realtà non presentano alcun carcinoma. In questa situazione lo sviluppo di un test per una migliore diagnosi del carcinoma endometriale riveste grande importanza. Tale test deve essere semplice da eseguire, consentire valutazioni automatizzate oggettive e veloci, presentare una sensibilità comparabile a quella dell’ecografia e offrire al contempo una specificità notevolmente più alta.

Specificità notevolmente migliorata  grazie a WID®-easy

Grazie a questo nuovo metodo di esame si possono ridurre considerevolmente i risultati falsamente positivi spesso ottenuti con l’ecografia. I risultati degli studi su WID®-easy indicano che le pazienti possono ricevere una diagnosi migliore ed essere trattate in tempi più brevi, e che si possono ridurre gli interventi inutili e i costi sanitari. 

Lo studio condotto con oltre 700 strisci cervicali ha mostrato che il test epigenetico offriva una sensibilità simile a quella dell’ecografia, ma una specificità significativamente più alta rispetto alla valutazione ecografica qualitativa. Nelle coorti qui esaminate, l’individuazione dei carcinomi endometriali non sembrava dipendere da istologia, grado, stadio, età, etnia e stato menopausale. Con WID®-easy si possono individuare in modo affidabile carcinomi endometriali in stadi precoci e anche carcinomi non endometrioidi. Soprattutto i carcinomi endometriali sierosi si possono identificare con una sensibilità del 97 %11. Inoltre la sensibilità di WID®-easy è decisamente superiore a quella della citologia e consente di rilevare più facilmente anche i carcinomi endocervicali12

In un altro studio il test è stato validato in una coorte di donne ≥ 45 anni con sanguinamento anomalo. Delle 474 donne sintomatiche, 400 hanno accettato di partecipare allo studio. L’ecografia transvaginale da sola ha dato risultati conclusivi nel 62 % delle pazienti, mentre il 38 % ha dovuto eseguire ulteriori esami di diagnostica per immagini. Per il 47 % delle partecipanti allo studio è stato raccomandato un accertamento istologico che ha portato alla diagnosi di carcinoma nel 3 % dei casi. WID®-easy ha mostrato una sensibilità del 91 % e un’elevata specificità del 97 %, mentre l’ecografia ha mostrato una sensibilità del 91 % e una minore specificità, pari al 46 %. È interessante rilevare come due carcinomi non siano stati identificati con isteroscopia e raschiamento (solo in seguito mediante isterectomia o biopsia di una metastasi epatica), mentre il test WID-qEC era positivo4.

Ecografia e WID®-easy a confronto

Riassumendo, si osserva che, seguendo le linee guida attuali e in presenza di una diagnostica ecografica ottimale, su 100 donne nella fascia d’età ≥ 45 anni che consultano un medico a causa di sanguinamenti anomali, circa 56 donne devono essere sottoposte ad accertamento diagnostico di tipo chirurgico per identificare 3 carcinomi. Invece, utilizzando WID®-easy, solo circa 6 donne con risultato del test positivo devono essere sottoposte a un intervento chirurgico diagnostico per identificare i 3 carcinomi. Ne consegue che con WID®-easy il tasso di risultati falsamente positivi si riduce del 94 %.

Ecografia e WID®-easy a confronto

Ulteriori informazioni 

 

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